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In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità abbiamo sentito i nostri amici di Sorrento SENZA Barriere per continuare il nostro dialogo sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Luigi e Rosanna con Sorrento SENZA Barriere, oltre a portare la propria esperienza “sul campo”, rappresentano una grande ispirazione per tutti i cittadini che intendono impegnarsi attivamente per superare le barriere architettoniche e culturali che impediscono alle persone con disabilità di vivere in maniera soddisfacente. “Le barriere si possono e si devono eliminare”.
Non molto tempo fa ci siamo incontrati, in occasione della tappa del Giro d’Italia a nuoto di Salvatore Cimmino, partecipando insieme ad una tavola rotonda sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Il Comune di Positano, presente quella sera, ha ribadito l’intenzione di avviare la progettazione dei PEBA a Positano. Un anno fa ha infatti, con atto di indirizzo della giunta, ha incaricato il responsabile di individuare un tecnico esterno per la progettazione. Purtroppo, ad oggi, questa iniziativa non ha avuto sviluppi. Qual è la situazione a Sorrento?
Come raccontammo in quell’occasione il Consiglio Comunale di Sorrento la primavera scorsa ha inserito la redazione e attuazione del Peba nel DUP (Documento Unico di Programmazione) 2021-2023 tramite un emendamento del consigliere Ivan Gargiulo, a distanza di 5 anni dall’impegno assunto all’unanimità dal Consiglio Comunale, nel luglio 2016, di adozione del Peba a seguito di una raccolta firme promossa da Sorrento SENZA Barriere.
Tuttavia, fino ad oggi, non è stato assegnato ancora alcun incarico tecnico anche se è doveroso riconoscere lo spirito di collaborazione riscontrato in questi mesi dall’amministrazione comunale rispetto alle problematiche da noi sollevate e portate alla loro attenzione.
Ovviamente solo il rilievo puntuale di tutte le criticità esistenti nel territorio del comune di Sorrento, l’individuazione delle soluzioni progettuali adeguate all’eliminazione delle barriere riscontrate, la previsione di stima dei costi e l’individuazione delle priorità di intervento, cioè, l’adozione del PEBA può fare veramente la differenza.
Su Per Positano segue le vostre battaglie quotidiane che ricordano che garantire il diritto di cittadinanza a tutti è dovere di ogni cittadino e deve tradursi in comportamenti rispettosi. Luigi, parlaci delle difficoltà che incontri nella vita di tutti i giorni e di come le persone possono dare il proprio contributo. Attraverso le vostre azioni, avete ottenuto dei risultati?
Sorrento SENZA Barriere si occupa principalmente di barriere architettoniche ma noi crediamo che garantire l’accessibilità per tutti gli ambiti della vita di una persona, non solo come eliminazione delle barriere architettoniche, costituisca la sola possibilità di condurre un’esistenza libera e indipendente dal fatto di essere più o meno abili o disabili.
Nonostante siano trascorsi decenni dall’entrata in vigore delle leggi sulle barriere architettoniche (la base legislativa, in Italia, è costituita dalla Legge 13/1989, il Decreto Ministeriale 236/1989, la Legge 104/1992, il Decreto del Presidente della Repubblica 503/1996 e il Decreto del Presidente della Repubblica 380/2001), il nostro paese viaggia ancora a velocità ridotta rispetto a queste problematiche.
Sono ancora troppe le difficoltà quotidiane che si devono affrontare, tra edifici pubblici accessibili con difficoltà o peggio ancora totalmente inaccessibili, i tanti locali commerciali che non consentono l’ingresso e che non dispongono di servizi igienici idonei, i marciapiedi senza rampe o intralciate dalle macchine in sosta, infine i posti auto predisposti per i diversamente abili occupati da chi non ne ha diritto. Molto spesso si assiste a comportamenti che hanno a che fare molto con la mancanza di rispetto per le persone piuttosto che con le barriere architettoniche.
Per questo c’è bisogno di molta più attenzione da parte di tutti per limitare fino ad azzerare i disagi che inevitabilmente si vanno a creare a persone che quotidianamente combattono le difficoltà che, per certo, non hanno scelto. Allora è necessario diffondere la consapevolezza dell’esistenza di quegli ostacoli che possono rendere la vita di molte persone intollerabile per molti aspetti. Sorrento SENZA Barriere è da sempre improntata da uno spirito collaborativo e costruttivo sia nei confronti dell’amministrazione sia delle attività commerciali e turistiche perché l’obiettivo comune è quello di rendere accessibile il territorio. Abbiamo presentato diversi progetti al Comune per migliorare l’accessibilità pedonale e spesso, per la nostra esperienza diciamo su ruote, veniamo contattati per individuare gli accorgimenti tecnici più idonei a rendere accessibili esercizi commerciali pubblici.
Nella vostra breve visita a Positano lo scorso agosto, noi di Su Per Positano, abbiamo potuto vivere in prima persona, insieme a Luigi, le situazioni paradossali che ogni cittadino in carrozzina (compresi gli ospiti) si trova a vivere. Parliamo con spirito costruttivo di quali sono state le criticità che avete riscontrato e quali potrebbero essere le proposte per migliorare l’accessibilità del centro del paese e della spiaggia.
Siamo stati felici di essere stati vostri ospiti a Positano.
Purtroppo, nonostante l’evento fosse stato organizzato per parlare di accessibilità in un paese turistico come Positano, ho dovuto riscontrare alcune lacune. In primis è necessario migliorare il trasporto dell’ospite con disabilità motoria in modo comodo e sicuro, poi la questione dei bagni accessibili in spiaggia.
L’accessibilità ai bagni pubblici, sottoposti rispetto alla quota della strada, avviene attraverso un montascale elettronico azionato da personale dedicato, che non sempre è presente.
Infine, a mia conoscenza e per mia esperienza diretta in spiaggia i bagni accessibili a persone in sedia a rotelle sono presenti in una sola un’attività commerciale.
Guardando al futuro e pensando ad uno sviluppo sostenibile ed inclusivo sia economico che sociale del nostro territorio, quanto, a vostro avviso, potrebbe essere vincente l’idea di scommettere sul “turismo accessibile”?
L’offerta turistica inclusiva e fruibile da tutti è ancora limitata. Si incontrano molte difficoltà a trovare strutture ricettive totalmente accessibili. Eppure, oggi più che mai, c’è una potenziale fetta di turismo costituito da persone con disabilità.
Puntare su un turismo accessibile deve essere una scelta sostenuta da tanti punti vista. Il rispetto per le leggi in materia di accessibilità che risalgono, come detto, a diverse decine di anni fa, un dovere morale e, assolutamente da non sottovalutare, la rinnovata attrattiva economica per la propria struttura ricettiva.
In alcuni paesi turistici del nostro territorio, ad Ischia per esempio, ci sono già delle realtà che hanno scelto di perseguire questi obiettivi, che hanno messo la persona al centro della propria attività. Le strutture non solo sono totalmente accessibili, ma forniscono agli ospiti con disabilità tutti i servizi per rendere il loro soggiorno confortevole e aperto alla possibilità di nuove esperienze. Decidere di progettare una vacanza sapendo di poterla vivere a proprio agio senza discriminazioni per la propria condizione fisica, questo è sicuramente un valore aggiunto.
Parlare con leggerezza di argomenti difficili, voi ci siete riusciti grazie a “Il Gioco di Mario”.
Parlateci di questo progetto.
IL GIOCO DI MARIO è un gioco da tavolo dedicato a Mario Esposito, uno dei soci fondatori di Sorrento SENZA Barriere.
Costretto sulla sedia a rotelle da una grave malattia degenerativa Mario ha vissuto tutta la sua vita battendosi contro le discriminazioni e ogni forma di barriere, architettoniche e sociali. Paladino dei diritti e delle necessità delle persone con disabilità, il suo coraggio e la sua determinazione hanno permesso di ottenere molti risultati. A lui si deve l’accessibilità sia della stazione della Circumvesuviana sia della biblioteca comunale di Piano di Sorrento.
Il Gioco di Mario mostrando le tante barriere presenti nel nostro territorio intende diffondere con leggerezza la consapevolezza che gli impedimenti di cui tanti non si accorgono neppure per alcuni costituiscono degli ostacoli insuperabili. Lo svolgimento del gioco è semplice e intuitivo.
Si tratta di una passeggiata ideale attraverso il territorio della penisola sorrentina dal Comune di Sorrento fino a quello di Meta.
Si avanza ad ogni tiro di dado di tante caselle quanti sono i punti sulle facce dei dadi. Se si è fortunati si va avanti spediti, in caso contrario, se si incontrano barriere architettoniche e mentali, perché parcheggiare la macchina davanti ad una rampa è, di fatto anche un impiccio mentale, allora si arresta la propria corsa. Non tutto è perso, però. Ecco che arriva Mario con la sua mitica motoretta e, così come ha sempre fatto durante la sua vita, offre aiuto per superare l’ostacolo con il dado Mario. Il bello del Gioco di Mario che è un gioco in divenire, perché le barriere si possono e si devono eliminare e, allora, quello che oggi costituisce un impedimento e fa fermare la corsa presto potrebbe non esserci più.