Consiglio comunale del 31/5/2021

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Ieri si è tenuto il consiglio comunale con all’ordine del giorno i vari argomenti propedeutici all’approvazione del bilancio di previsione 2021-2023

Il Consiglio dei ministri, infatti, con decreto legge del 29 aprile, ha ulteriormente prorogato al 31 maggio 2021 i termini per l’approvazione del bilancio di previsione 2021 e del rendiconto 2020, entrambi precedentemente in scadenza al 30 aprile. Purtroppo, ci è dispiaciuto avere conferma del fatto che non fosse stato ancora predisposto il bilancio di rendiconto 2020 e che quindi il Comune di Positano si trovi ora a dover far fronte a questa grave mancanza in tempi brevi. 

Il nostro impegno, per questo consiglio è stato quello di portare proposte e analisi che potessero dare un contributo concreto alla discussione.

Ci sarebbe piaciuto che tutti avessero la possibilità di seguire i lavori, ma ancora una volta, la diretta streaming curata dal Comune non è stata approntata, nonostante la volontà a realizzarla espressa da Sindaco nel consiglio precedente.

Ne prendiamo atto e speriamo che dopo ormai 8 mesi dal suo insediamento il Sindaco sarà in grado di trasformare in realtà una sua volontà.

Per l’occasione,  era presente in sala Michele Cinque, direttore di Positano News, che ha trasmesso in diretta il consiglio avendo cura di interrompere la diretta durante gli interventi dei consiglieri di minoranza. Una circostanza che preoccupa molto, soprattutto alla luce de cospicui pagamenti che il Comune di Positano ha assicurato alle società legate a Positano News negli ultimi 10 anni.

Questione Banchina: Dopo l’incontro con la regione da parte della Minoranza, si é susseguito un altro incontro con l’amministrazione, il sindaco ha dichiarato che la regione ha si é dimostrata disposta ad incrementare i lavori della Banchina, per rendere l’approdo più agevole sia per le operazioni di imbarco e sbarco e sia per rispettare i protocolli di sicurezza vigenti.

Nel merito degli argomenti trattati in consiglio, grande importanza è stata data al Piano Triennale delle Opere Pubbliche , rispetto al quale abbiamo ritenuto utile fare delle precisazioni.

Nel prossimo anno infatti è prevista la realizzazione di un ascensore che collegherà il parcheggio della frazione di Nocelle alla strada pedonale sottostante. Pur giudicando positivamente l’intervento che certamente agevolerà i cittadini residenti ed i turisti, abbiamo trovato inopportuna la sua denominazione :

“Abbattimento delle Barriere Architettoniche”.

È d’obbligo la precisazione che distingua il progetto di un’opera pubblica dalla più ampia ed articolata sostanza dei P.E.B.A.: Piani di Abbattimento delle Barriere Architettoniche.

Essi non si esauriscono in uno o più opere , ma sono strumenti in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici per tutti i cittadini. Il piano deve poter individuare anche le proposte progettuali di massima per l’eliminazione delle barriere presenti e fare la stima dei costi: i P.E.B.A., infatti, non sono solo uno strumento di monitoraggio, ma anche di pianificazione e coordinamento sugli interventi per l’accessibilità poiché comportano una previsione del tipo di soluzione da apportare per ciascuna barriera rilevata, i relativi costi, la priorità di intervento.

Quindi, prima di definire un’opera pubblica “ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE” è necessario che preventivamente ci si doti dei PEBA in modo che tutte le opere pubbliche, individuate dal piano e inserite nel programma triennale delle opere pubbliche, siano prive di barriere architettoniche. Abbiamo perciò suggerito di dare seguito alla delibera di atto di indirizzo dello scorso novembre, prevedendo in bilancio i costi per la progettazione e soprattutto coinvolgendo i cittadini nell’elaborazione dei piani. Chi meglio degli abitanti di un luogo ne conosce le necessità?

Per Su Per Positano è necessario rimettere al centro della progettazione degli spazi della città, i desideri e le esigenze di chi abita i luoghi.

La partecipazione poi diventa un elemento imprescindibile quando si propone di trasformare l’ex plesso scolastico in un centro polifunzionale. Si tratta dell’ex edificio delle scuole elementari, da anni dismesso e parzialmente utilizzato. Alcune aule sono ora la sede della Biblioteca Comunale, altre sono state concesse ad associazioni, per il resto l’edificio versa in stato di grave abbandono.

Per quella scuola, luogo pubblico per antonomasia, che ha visto crescere più della metà dei cittadini positanesi, sarebbe opportuno costruire un processo di rinascita partecipato che coinvolga la cittadinanza tutta: dalle famiglie, ai ragazzi, alle associazioni per dare voce alle loro esigenze, alle loro idee e per capire di di quali servizi, funzioni, luoghi ha bisogno oggi Positano.

Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione, sistemazione, miglioramento delle strade che si intende continuare a finanziare, abbiamo ritenuto opportuno far notare che gli interventi già conclusi sono spesso realizzati malamente. Crepe, infiltrazioni, irregolarità delle pavimentazioni hanno già costretto a ripetere più volte degli interventi che non sono, in definitiva, risultati migliorativi pur rappresentando una grossa spesa.

Per quanto riguarda l’approvazione del programma biennale di forniture e servizi superiori a 40mila euro, il gruppo consiliare Su Per Positano ha voluto affrontare definitivamente il tema del costo della gestione e dello smaltimento dei rifiuti urbani. Questo servizio infatti rappresenta una spesa imponente per il comune e per i cittadini. È il caso di ricordare che il capitolo 380 in entrata (quello relativo alla tassa sui rifiuti) è passato da 1milione 800mila euro nel 2017 a 2 milioni e 200mila euro nel 2019. In pratica le spese sostenute dai cittadini di Positano per la gestione dei rifiuti crescono di anno in anno e i risultati, purtroppo, non sono incoraggianti.


Nonostante i diversi contratti stipulati dal Comune, infatti, la nostra cittadina spesso è sporca ed ha percentuali di raccolta differenziata bassissime.

Nel 2019 siamo riusciti a  differenziare solo il 56% dei nostri rifiuti e il minimo previsto dalla legge è il 65%.

Anche in questo caso abbiamo proposto una soluzione per questo enorme problema.
Proprio quest’anno scade il contratto con l’igiene urbana. Potrebbe essere l’occasione giusta per questa amministrazione per invertire la rotta e lavorare seriamente per la tutela dell’ambiente e delle tasche dei cittadini.
A nostro parere la soluzione più adeguata sarebbe quella di avviare l’iter affinché si passi da tassa a tariffa puntuale: una modalità più equa e più trasparente, che premia i comportamenti virtuosi. La tariffa puntuale è un sistema di calcolo della tariffa rifiuti (TA.RI) che non si basa esclusivamente sul metodo presuntivo e sul criterio dei metri quadrati dell’immobile, ma è correlato alla reale produzione di rifiuti.

Questo in applicazione del principio sancito dall’UE: “chi inquina paga”, cioè di attribuire i costi laddove vengono generati. Con la tariffa puntuale ogni soggetto pagherà, quindi, in base ai rifiuti indifferenziati che realmente produrrà.
E’ facile comprendere come si tratti di un metodo che va a premiare i comportamenti virtuosi di famiglie, commercianti e imprese, capaci di differenziare correttamente e di ridurre quindi al minimo i rifiuti non riciclabili.
Questo metodo di pagamento avrebbe, ad esempio, evitato le lamentele che i cittadini positanesi hanno esposto durante questi due anni dove, in pratica, hanno prodotto la metà dei rifiuti, ma si sono trovati (con grande fatica) a dover pagare le stesse cifre.

I consiglieri di Su Per Positano, si sono  dichiarati disponibili a collaborare, auspicando l’istituzione delle commissioni consiliari, a questa così come a ogni altra discussione che porti beneficio al paese.

Proprio in tema di Tassa sui Rifiuti, abbiamo votato favorevolmente al differimento delle scadenze del 2021. Esse saranno le seguenti: 16 giugno, 16 luglio, 16 agosto, 16 settembre. Purtroppo si tratta solo di un palliativo e non di una soluzione.

Nella trattazione della nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione e del bilancio preventivo, abbiamo voluto sottolineare come, in sostanza, manchi un atteggiamento programmatico.

Il bilancio di previsione rappresenta il cuore ed il cervello dell’attività politico amministrativa. Esso contiene i principi che ispirano l’attività di governo e fornisce gli strumenti che servono a trasformarli in azioni reali.
Manca, in questo che avrebbe dovuto essere un bilancio rivoluzionario che risponde ad una situazione straordinaria, un cambio di passo.
Non abbiamo trovato nessuno sforzo nella parte delle entrate a trovare coperture per poter diminuire la pressione fiscale sui contribuenti. Non si è fatto abbastanza per trasformare l’assistenzialismo (e quindi la politica dei contributi a sostegno delle categorie colpite dalla crisi) in politiche sociali di sostegno continuo.
Allo stesso modo abbiamo riscontrato la mancanza di una programmazione che possa sostenere la destagionalizzazione e quindi una crescita economica più giusta e sostenibile.

Consiglio comunale del 31/5/2021