La situazione della banchina, spiegata bene.

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Allo scorso consiglio comunale – tenutosi il 29 aprile 2021 – come gruppo di minoranza abbiamo presentato un’interrogazione sullo stato di abbandono del molo, chiedendo quali fossero gli interventi previsti, dato l’imminente inizio della stagione turistica e la mancanza di informazioni in merito.

Lo stato di Abbandono in cui versava la banchina al 3 maggio 2021

L’assessore De Lucia, durante la discussione, ci ha tenuto ad impartire una sorta di lezione sul ruolo del buon amministratore (auto qualificandosi come esperto in tutte le materie).

In quella occasione avevamo avanzato una proposta operativa per porre il Comune al centro di un’iniziativa con la Regione, da sviluppare nelle forme dell’accordo di programma, al fine di aprire un dialogo costruttivo e collaborativo che oggi riteniamo necessario più che mai.

Per comprendere meglio la questione, siamo stati in Regione ed abbiamo partecipato ad un incontro durante il quale si è delineato un quadro veramente sconfortante.

Le cose andranno così: la Regione si limiterà a ripristinare parzialmente il molo per la stagione, con l’intervento che possiamo già parzialmente vedere, mentre è prevista in futuro una ricostruzione della banchina per fare in modo che non subisca danni ad ogni mareggiata.

Tuttavia bisogna aggiungere che la Regione ha ribadito la propria disponibilità a prendere in considerazione progetti proposti dalle amministrazioni comunali.

Sprezzantemente, l’assessore De Lucia ha sostenuto che il comune non avrebbe potuto e quindi non avrebbe fatto niente per la banchina, sottolineando la competenza esclusiva della Regione. Un ente contro il quale da anni conduce una personale battaglia che ha finito per isolare la nostra città, rinunciando a rappresentarne gli interessi a discapito di noi cittadini.

Per questo assurdo isolamento politico ancora una volta è stata persa l’occasione di risolvere il “problema banchina” con un progetto che la Regione avrebbe sicuramente finanziato così come ha finanziato iniziative promosse da comuni virtuosi che hanno avuto il coraggio di collaborare senza nascondersi dietro la tragica giustificazione della natura dell’approdo.

Oggi i cittadini si trovano a pagare a caro prezzo anni di mancata comunicazione tra le istituzioni e di mancate proposte volte a migliorare la nostra situazione.

Quindi, senza giocare sulle parole di porto, molo ecc. per avanzare sempre la stessa giustificazione, quello che emerge è la mancanza di volontà di proporre un’azione politica volta a migliorare le condizioni di Positano per uscire fuori da questo immobilismo, propinando sempre il solito slogan:

“Positano é un paese meraviglioso, e va bene così”.

Bene, allora scendete oggi a fare un giro sulla banchina e abbiate il coraggio di ripetere il vostro slogan.

Il Molo di Positano, 20 maggio 2021.
La situazione della banchina, spiegata bene.